LISTE ELETTORALI
per i componenti del
CONSIGLIO DI COMUNITA’

Elezioni a Ginevra-Carouge
il 4-5 maggio 2024 

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno.
Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone.
Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano:
«Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore.
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre.
Io e il Padre siamo una cosa sola».
(Gv 10, 22-30)

Cappadocia, III sec. – † Lod, Israele, 303 circa
Giorgio, il cui sepolcro è a Lod presso Tel Aviv in Israele,
venne onorato, almeno dal IV secolo, come martire di Cristo.

La tradizione popolare, secondo una leggenda tardiva, lo raffigura come un cavaliere che affronta un drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno.
Pochi Santi possono vantare un culto così diffuso e tanta venerazione popolare:
lo testimoniano le innumerevoli chiese a lui dedicate e i tanti paesi e regioni del mondo di cui è patrono.
La sua memoria è celebrata il 23 aprile nei riti romano, ambrosiano, siro e bizantino.

Pregare in canto

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de "La Domenica"